Gli alunni della classe V C della scuola primaria "Giacomo Leopardi" il 24 e il 25 novembre sono andati a Firenze per incontrare Caterina Bellandi, in arte Zia Caterina, che da anni si dedica ai bambini meno fortunati, offrendo delle corse gratuite in un taxi speciale, Taxi Milano 25, per accompagnarli negli ospedali pediatrici di tutta Italia.
Passeggiando per le vie di Firenze può capitare di incontrarla nel suo taxi decorato, che contiene giochi, caramelle, pupazzi. Zia Caterina veste in modo stravagante e bizzarro perché vuole portare il colore, la gioia, l’allegria e regalare un sorriso a tutti, ma soprattutto ai bambini che sono malati e soffrono. Per la sua opera è stata nominata dal Consiglio Regionale “ambasciatrice toscana di solidarietà nel mondo”. MILANO 25 dal 2006 è diventata un’associazione ONLUS. Dal 13 settembre 2018 inizia l’avventura col “CAMPER dei supereroi” MILANO 25 TAXI HOME, riconosciuto dalla Regione Toscana come progetto per l’inclusione e il contrasto del disagio sociale. Gli alunni, grazie alla lettura del libro “Margherita va in pensione e….inizia una nuova missione” scritto da zia Caterina, hanno affrontato il tema della solidarietà, da qui è nato il desiderio di conoscerla. L’incontro con questa figura piena di umanità e di colore ha sollevato un ventaglio di emozioni. Le emozioni, come ormai tutti gli insegnanti sostengono, svolgono un ruolo essenziale nell’arco vitale dell’individuo. L’azione educativa, per mirare al potenziamento delle funzioni cognitive deve sviluppare quelle emotive. Già Gardner negli anni ’80 con le sue ricerche ha messo in discussione il concetto classico di intelligenza, teorizzando l’esistenza di 7 intelligenze. Poco dopo Goleman ha sviluppato la distinzione tra le competenze personali e sociali, quindi la capacità di gestire le proprie emozioni e cogliere quelle altrui. Quindi l’incontro con zia Caterina è stato un tentativo di vedere concretamente una persona che aiuta gli altri a gestire le emozioni negative, collegate alla malattia e far avere loro un momento di felicità trasformandole così in emozioni positive. Una testimonianza che dovrebbe essere estesa a tutto l’Istituto.