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- Scritto da Scuola dell'Infanzia "Arcobaleno" di Montelupone
In occasione della festa del patrono di San Firmano dell' 11 marzo, i bambini della scuola dell'infanzia di San Firmano "Arcobaleno" e Primaria di Montelupone hanno elaborato il tema: "SAN FIRMANO SULLA VIA LAURETANA", assegnato dalla parrocchia.
Ogni sezione e classe ha scelto di rappresentare con diverse tecniche grafico-pittoriche una città collocata sulla via Lauretana. Gli elaborati sono stati esposti all'interno dell'Abbadia di San Firmano per tutta la durata della festa patronale.
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- Scritto da Scuola Primaria "Giacomo Leopardi" di Potenza Picena
GLI ALUNNI DELLA CLASSE 4^ C DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO GIACOMO LEOPARDI NEL PERIODO FEBBRAIO – MARZO HANNO VISSUTO UN’ESPERIENZA EDUCATIVA E DIDATTICA INSIEME ALLE INSEGNANTI COLA ADELE E ROSSI SIMONETTA IN MERITO AL PROGETTO RIUSO, ORGANIZZATO DALL’ESPERTA GIADA GIORGETTI. I BAMBINI HANNO POTUTO CONOSCERE CHE COSA VUOL DIRE IL RICICLO DI OGGETTI CHE NELLA NOSTRA VITA NON BUTTIAMO PER VARI MOTIVI E CHE SPESSO POSSONO ESSERE RIUTILIZZATI IN VARI MODI ESSENDO COMPOSTI DA MATERIALI ECOSOSTENIBILI. GLI ALUNNI HANNO PORTATO A SCUOLA DELLE BELLISSIME COSE : STOFFA, BOTTONI, LANA, PERLINE, SCATOLONI, FIOCCHI, NASTRI COLORATI, CARTA REGALO, BOTTIGLIE DI PLASTICA COLORATE, TAPPI, GIORNALI QUOTIDIANI CON I QUALI HANNO ALLESTITO UN MERAVIGLIOSO FONDALE PER RIPRODURRE UN ECOSISTEMA MARINO. PER PRIMA COSA HANNO COSTRUITO PESCI DI OGNI SPECIE DANDO FORMA A SAGOME DI CARTONE CHE HANNO ABBELLITO CON I LORO PREZIOSI MATERIALI PER COSTRUIRE LE CODE, LE PINNE, LE SQUAME E LE VARIE PARTI DELL’ANIMALE. SUCCESSIVAMENTE E’ STATA LA VOLTA DELLE MEDUSE , COSTRUITE CON BOTTIGLIE DI PLASTICA COLORATE RISCALDATE CON CUI E’ STATO FORMATO IL CORPO E I TENTACOLI. INFINE LE TARTARUGHE, MOLTO SCENOGRAFICHE CHE HANNO AVUTO BISOGNO DI TANTA CARTA DI GIORNALE E COLLA PER DARE VITA AL LORO CORPO E ALLE LORO ZAMPE. I BAMBINI SONO STATI MOLTO BRAVI NEL DIPINGERE CON VARIE TECNICHE DECORATIVE IL FONDALE SU CUI POI E’ STATO ASSEMBLATO TUTTO IL MATERIALE PREPARATO CHE HA DATO VITA AD UN VERO E PROPRIO ECOSISTEMA NATURALE!!!! COMPLIMENTI A TUTTI PER IL BELLISSIMO LAVORO!!!!
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- Scritto da Amministratore
La settimana della scuola digitale
Riparte da Genova il nuovo tour di “Futura”, l’evento itinerante organizzato dal Mia scuola digitale. Dal 4 al 6 aprile oltre 8.000 persone saranno coinvolte in incontri, dibattiti, gare di idee per contribuire al percorso di innovazione in atto negli istituti scolastici italiani.
La Settimana dedicata al Piano nazionale per la scuola digitale rappresenta da anni l’occasione per promuovere in tutte le scuole una riflessione attiva sul percorso di crescita e di sviluppo dell’innovazione digitale.
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- Scritto da Scuola Primaria "Giacomo Leopardi" di Potenza Picena
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ll 29 marzo la classe quinta C di POTENZA PICENA accompagnata dalle insegnanti: Marzia Bernacchini e Giulia Marcantoni si sono recate in vista all’azienda “MAP communication”, consulenza strategica per la comunicazione integrata dei clienti.
Leggiamo le IMPRESSIONI dei ragazzi:
Passeggiando per le vie del CENTRO STORICO di Potenza Picena, a pochi metri dalla piazza e a due passi dall’Ufficio Postale ci si imbatte in due palazzine con una targa e con su scritto ”MAP communication”. Entrando scopriamo un mondo, l’azienda fondata da Mario Carlocchia e Antonella Mazzarella 40 anni fa, oggi, seguita anche dai figli Matteo, Paolo e Linda, crea molte delle pubblicità che vediamo nelle riviste, sui social e in TV. Per volontà dei fondatori la sede principale è rimasta sempre a Potenza Picena, l’azienda ha comunque una filiale a Milano e due sedi operative in fase di apertura: in Cina ed in Albania. Siamo rimasti affascinati nell’ascoltare Matteo, il figlio più grande, che ci illustrava anche con delle immagini, come nasce una pubblicità. Tutto parte dall’ideazione del messaggio, poi dopo l’affermazione del cliente il tutto si realizza attraverso il lavoro di grafici, fotografi, video, programmatori, design e web, si prosegue con dei comunicati stampa e si crea un evento. L’evento è un momento importante perché gli invitati sono i giornalisti, che devono convincersi della validità del prodotto, per poi pubblicizzarlo nelle varie testate o riviste. Molti sono gli uffici che abbiamo visitato, c’è anche un ufficio stampa con quattro giornalisti. E’ un lavoro interessante fatto di colori, disegni, bricolage, grafica, musiche, relazioni e viaggi. Uscendo dall’edificio ci guardavamo smarriti dalle tante cose viste ed ascoltate in quelle 3 ore, passate troppo velocemente. Mentre camminavamo per rientrare a scuola, l’aria fredda sfiorava i nostri visi ma il sole alto riscaldava quel soffio fresco e parlavamo tra noi di questa esperienza. In classe, prima di prepararci per andare a mensa, alcuni di noi dicevano:”…..QUESTO E’ UN LAVORO INTERESSANTE….IO VORREI FARE IL DISEGNO INIZIALE….IO VORREI FARLO AL COMPUTER…..IO VORREI REALIZZARLO CON I MATERIALI….AH! NO, IO VORREI ORGANIZZARE L’EVENTO CON I GIORNALISTI!”. Ma come ci ha detto Matteo, tutto deve essere ispirato e l’ispirazione non si quando arriva, non ha un tempo preciso e noi…..abbiamo ancora qualche anno per chiarirci le idee e aspettare l’ispirazione giusta. (Gi alunni della V C di G.Leopardi)
NOTIZIE del "RESTO del CARLINO" di DOMENICA 31 marzo
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- Scritto da Scuola Primaria "Giacomo Leopardi" di Potenza Picena
Lo scorso 9 marzo le classi terze della Scuola Primaria "Leopardi" di P. Picena si sono recate a Macerata per una visita didattica al Museo della Carrozza e al Museo della Scuola. Gli alunni accompagnati dalle loro insegnanti Borroni, Spicuzza, Scataglini, Somaglia, Fabrizi, Ercolino hanno trascorso delle ore piacevoli e al contempo ricche culturalmente. I bambini sono stati positivamente colpiti dalla bellezza delle carrozze antiche, ma soprattutto dalle differenze esistenti tra la scuola del passato e quella di oggi. Tante sono state le domande poste dai bambini agli esperti del Museo della Scuola, i quali hanno risposto con garbo e professionalità, soddisfacendo tutte le loro curiosità. Alla fine dell'uscita didattica, le docenti hanno chiesto ai bambini:"Meglio la scuola di oggi o quella di ieri?" Le risposte le lasciamo all'immaginazione del lettore...
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- Scritto da Amministratore
L'Istituto di Istruzione Superiore “Virginio Bonifazi” – Sede associata di Recanati (MC), organizza nell'ambito del progetto #AutismoConNoi il corso di formazione sul tema:
“Dalle tecniche di base ABA ad un progetto di vita per ragazzi affetti da autismo”
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- Scritto da Scuola Primaria "Giacomo Leopardi" di Potenza Picena
Nel laboratorio d’Arte gli alunni della classe 2^ B della Scuola Primaria G. Leopardi diventano piccoli artigiani: con svariate tecniche che prevedono attività manipolative, di collage e di coloritura, con una sensibilità all’utilizzo di materiali di recupero, realizzano i ricci nel prato, modellati con le proprie mani, l’albero nelle diverse stagioni, l’allegro gatto- sveglia per esercitarsi con l’orologio, la girandola e tanto altro ancora… Da laboriosi artigiani proseguono nei loro lavori e promettono di mostrarne tanti altri ancora. A presto!
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- Scritto da Scuola Secondaria di I grado "Leonardo da Vinci" di Potenza Picena
Il rito inglese del tè
Un po’ di storia
Il tè arrivò in Inghilterra attorno al 1650 come rimedio medicinale. Era estremamente costoso per via del lungo viaggio di importazione. Nel giro di dieci anni divenne la bevanda di moda a corte: si prendeva verde, con o senza latte, in tazzine cinesi di porcellana bianca e blu senza manico. Diventato simbolo di uno status aristocratico, chi non riusciva ad ottenere un servizio originale di porcellana, al massimo poteva optare per la ceramica italiana di Faenza o quella olandese di Delft. La tecnica di produzione della porcellana ancora non era stata scoperta in Europa e materiali di minor pregio non erano accettati. Si usava accompagnare il tè con bicchierini di brandy all’arancia, di ratafià o di rum. Nel secolo successivo divenne di consumo nazionale pur rimanendo ancora abbastanza costoso: i benestanti bevevano il primo infuso, i servitori prendevano le foglie usate bevendo il secondo e rivendendole poi ai meno abbienti che lo utilizzavano per ulteriori infusioni. Un lavoratore medio spendeva in tè anche un terzo dei suoi guadagni. E’ in questo periodo che divenne involontariamente un vero rimedio medicinale poiché, sostituendosi alla moda del gin e prevedendo la bollitura, contribuì a far bere alla popolazione acqua purificata. Il governo inglese vide nel tè un’ottima fonte di guadagno e lo tassò contribuendo alla nascita del commercio di tè di contrabbando e di tè falso (prodotto con foglie di frassino bollite con solfato di ferro e letame). Il tentativo di tassarlo anche nelle colonie americane fece infuriare i coloni che preferirono prendersi l’indipendenza dal Regno Unito assaltando le navi inglesi per buttare il tè in mare in quello che passò alla storia come “Boston tea party”. Nel frattempo la porcellana iniziò ad essere prodotta anche in Inghilterra ma fu grazie al signor Wedgwood e ad un tipo di terracotta liscia e a basso costo di sua invenzione, che tutti poterono permettersi di comprare un servizio da tè. Ad inizio ‘800 gli inglesi smisero di importare tè dalla Cina dopo la scoperta della sua crescita spontanea anche in alcune zone dell’India, già loro colonia. La nascita delle bustine risale invece al 1826 per opera di un quaqquero che ebbe l’idea di vendere le foglie già dosate in piccole confezioni sigillate.
La preparazione del tè è una vera e propria arte che viene dal lontano oriente. Varie sono le tipologie di tè come anche i modi di berlo (con latte, limone, zucchero, puro). Preparare il tè insieme ci ha fatto riflettere sulla civiltà che l'ha prodotto e su chi lo consuma abitualmente aiutandoci a condividere usi e costumi. Studiare la lingua inglese vuol dire imparare a conoscere usi ed abitudini di chi la parla. Nelle classi 2B e 2C abbiamo voluto sperimentare questo momento dell'ora del tè per sentirci ancora più vicini e partecipi alla civiltà che stiamo studiando. Per vedere la nostra esperienza e ammirare l'album di foto della classe 2B clicca qui così accanto alle bellissime vetrine londinesi dedicate al tè sperimenterete la nostra arte del tè, per seguire il filmato sull'arte del tè realizzato dalla 2C cliccate qui
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- Scritto da Scuola Primaria "Giacomo Leopardi" di Potenza Picena
Gli alunni della 4^ D della Scuola Primaria di Potenza Picena alle prese con i triangoli. Per l'attività si sono utilizzate le cannucce. La classe è stata divisa in gruppi da 4-5 alunni. Ad ogni alunno è stata consegnata una cannuccia precedentemente graduata con delle tacche che la dividevano in 10 parti uguali, con la consegna di tagliarla in 3 parti casuali, ma rispettando le tacche. Ogni gruppo ha a disposizione un tabellone in cui ogni componente incolla i pezzi di cannuccia. A questo punto gli alunni si sono accorti che i non triangoli sono in numero maggiore rispetto ai triangoli. Il cartellone costituisce il piano di lavoro del gruppo che investigherà sulle misure dei lati.Infine la classe è giunta a formulare la regola
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- Scritto da Alunni 3A Scuola Secondaria di I grado Montelupone
Lunedì 14 gennaio 2019 ore 07,50 partenza dalla scuola di Montelupone, con gli insegnanti Simonetti e Crucianelli. Dopo un lungo tragitto siamo arrivati a destinazione, la comunità sorge sulle colline di Rimini, accolti da alcuni ospiti del centro , che ci hanno accompagnato per tutto il tempo della visita.
Siamo rimasti colpiti da un panorama bellissimo, con colline tipiche dell’entroterra riminese , i terreni coltivati, gli ospiti al lavoro e il perfetto ordine e la pulizia che immediatamente si coglie. Si è poi proceduto alla visita dei laboratori artigianali, sartorie, produzione di pellami, confezione di giocattoli, laboratori meccanici, chimici e tutto ciò che serve a rendere completamente autonoma ed autosufficiente la Comunità nei suoi bisogni. Durante il percorso poi ci sono state mostrate dall’esterno sia l’ospedale interno alla struttura, sia gli ambulatori per ogni necessità sanitaria. All’ora di pranzo, ci siamo recati In una sala immensa, con grandi vetrate , ci hanno servito un pranzo semplice ma curato, con scelta fra due menu, la tavola ben apparecchiata, da cui emerge la cura per la persona anche dalle cose più semplici e quotidiane. Quello che più ci ha sorpreso, trattandosi di una Comunità per il recupero dei tossicodipendenti in genere, è stato il servizio effettuato dagli ospiti stessi, puliti, ordinati. Più di mille persone presenti e servite con cura e ognuna di esse sapeva quello che doveva fare, si respirava tanta serenità.
Infine abbiamo salutato i ragazzi che ci hanno accompagnato per tutta la giornata, ringraziandoli di essere stati con noi, e siamo ripartiti con qualcosa in più da rielaborare, nei futuri anni scolastici.
Gli alunni della classe 3A di Montelupone.
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